LibertÀrte_ Arte per l’anima.

L’involucro esterno, un cartone inservibile recuperato, sostiene e racchiude un’opera d’arte! La violenza devasta, svilisce ma non può distruggere la consapevolezza del loro valore; perché le donne sono preziose!

Si conclude qui la nostra prima esperienza nel mondo dell’arte. Per Salone Regina, l’evento LibertÀrte è stato il bellissimo progetto che ci ha permesso di prendere contatto con l’associazione Telefono Rosa Centro antiviolenza di Piacenza e con i numerosi artisti che hanno interpretato liberamente con le loro opere, la delicata condizione delle donne che si rivolgono a questa associazione.

Un’idea nata dal recupero di materiali da imballo e con l’intento di sensibilizzare, attraverso l’arte,  le persone e le istituzioni piacentine su un tema così tristemente attuale come la violenza sulle donne.

Questo post vuole essere, in primo luogo, un ringraziamento agli artisti che, a titolo gratuito, hanno messo a disposizione le loro opere per la raccolta fondi. I quadri in mostra portano la firma di: Bellonzi Monica, Boiardi Roberto, Bolledi Elena, Cussigh Patrizia, Fantini Roberto, Labrini Rosangela, Missieri Bruno, Morelli Guido, Ranieri Fornario, Saltarelli Savi Valerio, Santucci Tommaso, Serena Eleonora, Veniero, Zuffada Enrica.

I lavori esposti presso il Salone nelle due settimane appena trascorse, sono stati molto apprezzati e ogni opera ha trovato un estimatore che, con la sua donazione, sosterrà le future iniziative dell’associazione. A questi filantropi va il nostro più sentito ringraziamento.

Un grazie speciale va anche a quanti sono passati a visitare la mostra e hanno lasciato anche solo un contributo a sostegno di Telefono Rosa.

Grazie, grazie grazie anche al nostro Staff che come sempre si è lasciato coinvolgere mettendo entusiasmo ed energia nell’organizzazione e ai professionisti che hanno sposato la causa occupandosi della pianificazione e comunicazione dell’evento.

Ci auguriamo che questa catena di solidarietà non finisca qui e che la nostra idea di “rinascita” abbia lasciato un segno a quanti sono passati da noi.